Auto usate: cosa controllare

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Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio quando si tratta di acquistare un’auto usata e per lo più da un privato e perfetto “sconosciuto”.

Quando si acquista un’auto usata, è necessario compiere alcuni controlli fondamentali, sia di natura legale e fiscale che di natura meccanica e motoristica.

Nel primo caso c’è la consultazione al PRA dello storico dell’auto: quanti sono stati i proprietari precedenti, l’età reale del veicolo, se pendono delle ipoteche o dei fermi amministrativi. Per farlo, basta richiedere una visura che si può avere presentando la targa e pagando una cifra irrisoria.

Lo stesso proprietario venditore può dare delle informazioni a riguardo, anche se la verifica dei dati è sempre consigliata. Diverso è il caso in cui l’acquisto dell’auto usata avvenga tramite una concessionaria per cui ci sono delle responsabilità e delle garanzie vincolanti verso il cliente. Nel secondo caso ci sono più controlli da eseguire sull’auto relativamente al motore, alla carrozzeria, alla meccanica.

Per quanto riguarda il motore, prima di tutto bisogna portare l’auto da un meccanico di fiducia il quale possa controllare il funzionamento globale, dalla messa in moto del veicolo alla carburazione, fino a verificare i livelli di acqua e olio e i relativi filtri, la batteria, il fluido antigelo e la ventola di raffreddamento del motore.

Per la carrozzeria, invece, sarà un esperto carrozziere a verificare la vetustà della vernice, eventuali parti decolorate, aree scoperte con ruggine, ammaccature riparate alla meno peggio, funzionamento di apertura e chiusura delle portiere, funzionamento dei vetri elettrici, usura dei tergicristalli e funzionamento dell’antenna. Non deve mancare anche un’occhiata agli interni dell’abitacolo e alla tappezzeria.

Nel caso della meccanica, un primo controllo riguarda il contachilometri che può essere stato manomesso per abbassarlo, perciò è necessario disporre dei tagliandi e della manutenzione fin lì eseguiti, e da cui dedurre eventuali scostamenti del contatore. Nel controllo rientrano anche i freni, gli ammortizzatori, le condizioni delle ruote e relativa convergenza, le sospensioni.

Ci sono poi, ad opera di un elettrauto, i controlli dell’impianto elettrico e dei fanali, del climatizzatore e dell’impianto di riscaldamento, della centralina elettrica ed elettronica e i relativi sensori, di eventuali accessori interni, come il lettore mp3, il bluetooth, l’impianto radio/CD, e altro presente sul cruscotto dell’auto.

Per ultimo bisogna analizzare anche il prezzo: se troppo basso può nascondere delle magagne, oppure essere molto invitante ma può non comprendere il passaggio di proprietà. Certo è che da un privato l’offerta è sempre la più competitiva ma si rischia di non poter reclamare eventuali mancanze o guasti del veicolo poiché non esiste l’obbligo di garanzia come avviene per legge – e fino a minimo un anno – ad opera delle concessionarie.

Ultima modifica: 19 Luglio 2017