Centralina auto: rimappatura, pro e contro

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La centralina auto regola alcuni parametri circa le prestazioni del motore, con la rimappatura di essa si può determinare un cambiamento in base alle proprie esigenze.

Come funziona

I parametri che regolano le prestazioni del motore di una macchina sono regolati dalla centralina, nello specifico sono monitorati la potenza, i rapporti di coppia, la risposta in fase di accelerazione e l’ingresso di aria e di benzina nei cilindri. E’ possibile modificare questi parametri, per esempio in alcuni casi l’automobilista ha particolari esigenze di stile di guida, oppure vuole aumentare la potenza del proprio motore o ridurre i consumi, in tutti questi casi quello di cui si ha bisogno è una riprogrammazione o in gergo correttamente chiamata mappatura.

Con l’operazione di rimappatura della centralina potremo andare a modificare diversi parametri e pertanto andremo a liberare il vero potenziale del vostro motore. Il processo da fare è assolutamente sicuro e si andrà semplicemente a rendere più efficienti tutti i parametri termodinamici del motore ottimizzandone la resa.

Concretamente parlando quest’operazione funziona attraverso un computer che deve essere collegato alla centralina e in questo modo i parametri della casa madre possono essere assegnati e modificati in base alle proprie necessità. Se entriamo nello specifico, esistono due tipologie di mappatura: quella tradizionale e quella seriale.

La rimappatura tradizionale avviene aprendo la centralina del motore e apportando modifiche fisiche, l’officina meccanica in questo modo dovrà intervenire manomettendo la centralina principale ed è importata che essa sia ancora in garanzia per compiere quest’operazione, la mappatura seriale invece consente di riprogrammare i dati della centralina senza pregiudicare la garanzia della macchina.

Va detto che alcune case automobilistiche oggi giorno producono auto con centraline anti tuning quindi con parametri non modificabili.

Costi

Il costo di una riprogrammazione della centralina è variabile si aggira intorno a una spesa che va dalle 400€ alle 600€. Per sviluppare questa nuova mappatura oltre al materiale tecnico adeguato e al personale qualificato è necessario possedere un’auto test e di tempo e molto lavoro fino ad arrivare al raggiungimento del software ad hoc.

Le apparecchiature da utilizzare per creare un software di gestione del motore hanno costi elevati e a un ingente investimento economico si aggiunge l’ impiego di personale specializzato, pertanto l’intervento di rimappatura offerta al pubblico giustifica i costi menzionati e sopracitati. Prima di procedere è bene conoscere anche tutti gli aspetti legali legati alla rimappatura. Un motore che presenta prestazioni ritoccate è un motore che deve essere automaticamente soggetto a una nuova omologazione presso il Ministero dei Trasporti.

I motivi principali da osservare sono essenzialmente due: in primis il veicolo potrebbe subire modifiche che non rispettano i limiti di velocità indicati sul proprio libretto di circolazione, e in secondo luogo potrebbe superare i parametri massimi consentiti d’inquinamento permessi dalla legge.

Occorre agire nel rispetto di questi propositi, le sanzioni per i trasgressori sono molto salate e oltre alla multa è contemplato il rischio del sequestro del mezzo e attenzione nel caso di sinistro stradale potrebbe addirittura esserci il problema del diritto di rivalsa dall’assicurazione.

In relazione a quanto finora detto, quando si procede a una rimappatura della centralina consigliamo sempre di affidarvi a un meccatronico esperto mai affidarsi al fai da te o alle prestazioni di un amico ingegnere o un perito appassionato di motori!

Intervenire sulle ECU (centraline di gestione motrice) è senza dubbio un’operazione che richiede tanta professionalità, non può essere mai frutto di esperimenti o improvvisazione e deve essere fatta su gesti consapevoli e fondate conoscenze tecniche. Infine ricordatevi quanto è importante che vi sinceriate che la riprogrammazione sia sempre fatta nel rispetto dei parametri dell’omologazione.

Pro e contro rimappatura

Le case madri dell’auto di nuova generazione dotano orami le vetture di centraline ottimizzate in modo da venir incontro il più possibile a quelle che sono le esigenze degli automobilisti di oggi. Di conseguenza un generale margine di miglioramento circa le prestazioni del motore, già c’è fin dalla nascita rispetto agli anni scorsi, e conseguenti e notevoli miglioramenti sia nei consumi sia nelle prestazioni si possono serenamente riscontrare.

Ciò nonostante si ricorre ancora alla rimappatura in alcuni casi, ovviamente è bene domandarsi quali siano i pro e i contro di quest’operazione prima di attivarsi.

Se la rimappatura è eseguita con cognizione di causa, non si occorrono rischi ma comunque non teniamoci all’oscuro di quelli che posso essere pericoli potenziali per le nostre auto. Cercheremo di sintetizzare con una lista di seguito quali sono i pro e i contro.

Tra i pro possono citare che si possono ottenere miglioramenti delle prestazioni, ridurre i consumi ed estendere queste modifiche a tutti i veicoli non solo auto ma persino moto, tir e camper.

I benefici per i motori non sovralimentati sono che si può pensare di variare la potenza dal 7 ai 15 percento modificando le curve di carburante e di accensione, e in questo caso la potenza e la coppia migliorare, nel caso di chi invece richiede solo un risparmio in termini di carburante, ci si concentrerà solo sul miglioramento della coppia ai bassi regimi allargando la curva che si occupa dell’erogazione del carburante.

Questo porterà a una minor precisione sul pedale dell’acceleratore per avere una costante sulla velocità di crociera, sia a pieno sia no. L’auto acquisterà una guida più confortevole nel cambio mantenendo una velocità di crociera stabile e con un minor numero di cambi.

Sui motori turbo diesel questo intervento può arrivare fino al 15- 20% di miglioramento sui consumi.

Venendo invece alla lista dei contro si possono contemplare per esempio i rischi di problemi al motore soprattutto se essi sono molto vecchi e con già molti chilometri alle spalle, un occhio di riguardo per esempio va dato ai motori turbodiesel che già lavorano a pressioni elevate e un sovraccarico potrebbe rovinare la turbina.

Statisticamente il 99% delle rimappature non danneggia i motori ma non è scontato che i miglioramenti siano sostanziali e vantaggiosi.

In sintesi il risultato dipende anche dal tipo di modello d’auto che si hanno, infatti, alcuni modelli, trovano giovamento dalla rimappatura e altri non subiscono grandi ed espressive differenze in quanto a prestazioni così in tal caso si consiglia piuttosto la sostituzione di una centralina invece di affrontare una riprogrammazione che, ha comunque un costo piuttosto elevato.

Ultima modifica: 30 Giugno 2017