Immatricolazione auto estera: costo e tempi

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Immatricolazione auto estera, procedura obbligatoria e piuttosto carica di burocrazia. Facciamo chiarezza su modalità e tempistiche della sua riuscita.

Immatricolazione auto estera nel nostro Paese comporta una lunga serie di procedure burocratiche. Secondo l’art. 132 del Codice della Strada, infatti, i veicoli immatricolati all’estero non possono circolare in Italia per un periodo superiore ai 12 mesi: in caso contrario, andranno immatricolati nuovamente presso una sede italiana della Motorizzazione Civile e, quindi, iscritti al PRA, Pubblico Registro Automobilistico. Quando si acquista un’automobile all’estero da un concessionario o da un importatore spetterà a questi sbrigare le pratiche per l’immatricolazione in Italia; qualora il veicolo mantenga invece immatricolazione estera spetterà al nuovo proprietario procedere alla reimmatricolazione. Procedura che differisce se il veicolo è acquistato all’interno dell’Unione Europea oppure da stato extracomunitario.

Immatricolazione auto estera da UE

Esistono due differenti modi. Il più usato è quello di ricorrere allo STA, ovvero lo Sportello Telematico dell’Automobilista, presente negli uffici provinciali ACI e del PRA, ma anche presso quelli della Motorizzazione e quelli delle agenzie di pratiche auto. In primis, bisogna distinguere tra veicolo nuovo ed usato. Nel primo caso andrà presentato un documento di identità del nuovo proprietario, l’atto di vendita redatto in bollo ed autenticato da un notaio, il certificato di conformità europeo. Nel secondo caso, invece, oltre alla documentazione già citata andrà presentata anche la carta di circolazione estera e fotocopia relativa. Tempi di attesa per immatricolazione auto estera, in questo caso, circa due settimane.

Immatricolazione auto estera extra UE

Questa procedura è un po’ più complessa e lunga della prima. Bisogna recarsi prima presso un ufficio della Motorizzazione e procedere con l’immatricolazione del veicolo. Quindi, entro e non oltre 60 giorni dalla data di rilascio della carta di circolazione bisogna iscrivere il veicolo al PRA. Per andare avanti con la pratica, poi, andrà presentato il titolo di proprietà del veicolo: nel caso in cui l’intestatario del veicolo risulti già proprietario dello stesso all’estero va presentata una dichiarazione di proprietà con firma autenticata. Se l’intestatario del veicolo, invece, è diverso l’atto di proprietà necessiterà di una firma autenticata da un notaio o comunque da un atto pubblico. Oltre a tutta la documentazione di cui sopra da presentare, andrà prodotto anche il certificato di residenza dell’acquirente, o dichiarazione sostitutiva. I costi rimangono fissi, ma ci saranno bolle ed imposte in più per almeno 50 euro. Se l’acquirente è un cittadino extra UE residente in Italia andrà prodotto un permesso di soggiorno valido o documentazione equivalente: imposte e bolli saliranno fino a 100 euro.

Ultima modifica: 12 Luglio 2017